La lingua italiana è ricchissima di parole, con tante sfumature diverse. Ma, quando hai un bambino, a volte ti rendi conto che QUELLA parola, esattamente QUELLA, non c’è.
Ho provato a inventarne qualcuna.
ALLEGRILLA
Scuote, scossa, squassa
la trattieni ma non passa.
Gorgoglia, borbotta, strilla
è l’irresistibile allegrilla.
Soltanto i denti da latte
ridono risate matte.
ADULTINO
Sono più alto, ma non sempre all’altezza
sono più vecchio, ma non per saggezza.
Devo imparare un mucchio di cose:
a toglier le spine e salvare le rose
a dare la rotta, portare conforto
prima ero nave, adesso son porto.
Faccio i dispetti e anche i capricci
m’invento le scuse e anche i bisticci,
se sono stanco faccio le lagne,
di errori ne accumulo a sacchi e montagne.
Il buio talvolta spaventa anche me
e la risposta… non so mica se c’è.
Porta pazienza, io proprio lo spero:
da grande sarò grande davvero.
Crescono insieme, genitore e bambino,
perché un adulto è anche adultino.
DISGUSTOMACHEVOLE
Stasera per cena c’è
caccola di naso?
Verme in puré?
Terra del vaso?
Bava di mastino?
Radici ammuffite?
Foglie del giardino?
Non è come dite!
Che roba è questa
che galleggia nel piatto?
Non è minestra.
È vomito di gatto!
Il cavolfiore? È un inganno!
Dietro quella parola,
i bambini lo sanno,
non c’è rosa né viola
È un cavolo e basta!
Zucchine e piselli
dentro la pasta?
O cacche di uccelli?
Non sono viziato
capriccioso, ostinato
proprio non va giù
questo orribile menù!
DOLOREZZA
Un taglio sul dito
il ginocchio colpito
un livido viola
il naso che cola
la fiamma che scotta
una storta, una botta.
Singhiozzi e lacrimoni
urla a ultrasuoni.
Non è una cosa grave
le mamme sono brave
a curare coi bacini
le ferite dei bambini.
Mettiamoci là, soli
Lascia che io consoli
questo dolore che la tenerezza
trasforma in dolorezza.
INCUBRRR!
Mamma, mi dici parole belle?
Prati, fiori, coccinelle
Mamma, mi dici parole buone?
Fragola, mirtillo, lampone
Con queste parole che tu mi dici
farò solo sogni felici?
Può darsi di sì, proviamo pure
se fanno scudo alle tue paure
E se invece sogno un mostro?
Ridi, e lo metti a posto!
E se poi sogno le streghe?
Prova a renderle allegre!
L’incubo è un soffio di vento
non fa male, solo spavento.
SCUSINA
Sì, gli ho dato un morso
gli ho fatto una linguaccia
non ho nessun rimorso
non lo guardo più in faccia.
Lui mi ha strappato il foglio
per dispetto l’ha fatto
e adesso lo rivoglio
col mio disegno intatto.
Con lui non parlo più
e sai cosa ti dico?
Riferiscigli tu
che non è più mio amico.
Vuoi che chieda scusa?
Ma te lo puoi scordare!
Proprio lui che mi accusa
è stato a cominciare.
Scusarmi no no no
troppo fiero lo sdegno
perché mai più riavrò
il mio povero disegno.
Ma adesso cos’ha in mente?
Inizia un nuovo gioco…
Lo studio per un poco
mi sembra divertente.
Va bene una scusina
e amici come prima?
UFFAICOMPITI
Basta nominarli
e si scatena il terrore.
Preferirei evitarli
o rimandarli di ore.
Stanno lì acquattati
dentro al mio diario
e comunque son segnati
anche nel sommario.
Impossibile sfuggirgli
chiedere uno sconto
cercare nascondigli
fare il finto tonto.
Che piaccia o che non piaccia
i compiti si fanno
con lusinga o minaccia
ogni giorno dell’anno.
Proprio non li amo
davvero mi han stufato
per questo ormai li chiamo
uffaicompiti tutt’attaccato.