Da madre di un adolescente, i videogiochi sono il campo di battaglia di infinite discussioni:
“Non credi che sia ora di spegnere?”
“Guarda che oggi ho giocato pochissimo. Ho iniziato da 10 minuti!”
“Nel tuo sistema spazio-temporale, forse. Nel MIO sono già passate tre ore!”
Poi però arriva la richiesta di tradurre libri dedicati ai videogiochi e improvvisamente l’adolescente diventa un impagabile alleato. Perché si tratta di imparare un linguaggio del tutto nuovo, per il quale non esistono dizionari. Non puoi tradurre testi del genere se ignori il significato di “nabbo”, “droppare” o “spawnare”, e se non sai perché uno dovrebbe essere tanto felice di aver ottenuto una “Vittoria reale”.
Quindi, se sono riuscita in questa impresa è anche per merito del nerd che sto allevando.
A settembre è uscito questo
e tra un mese uscirà questo